Costruire una squadra vincente al Fantacalcio: istruzioni per l’uso

Da quando Riccardo Albini l’ha inventato (correva l’anno 1990), il Fantacalcio va a braccetto con il calcio, soprattutto se si pensa al fatto che i fantallenatori in Italia (poco più di sei milioni) superano di gran numero coloro che calpestano per davvero un campo di calcio (i giocatori amatoriali sono circa quattro milioni).

Ad accumunare tutti gli appassionati del “Fanta” è una domanda su tutte: Come si fa a costruire una squadra vincente? E qui, giù di teorie: c’è chi sostiene che serva un top player in attacco, chi una squadra equilibrata, chi, ancora, una formazione iper difensiva (giusto per sfruttare il bonus difesa. Perché, se è vero che nel calcio esiste tutta una serie di fattori esterni, dalle frasi motivazionali (se volete provare, molte sono state raccolte da Oroscopissimi) al tifo del pubblico, nel Fantacalcio è tutta una questione di gol e di assist.

Come costruire una squadra vincente al Fantacalcio

I segreti per costruire una squadra vincente al fantacalcio sono due:

  • avere ben chiara la strategia da intraprendere
  • stabilire in anticipo il budget da destinare a ogni reparto.

 

Avere una strategia chiara

Puntare sulla difesa o sull’attacco? Difesa a quattro per sfruttare il bonus difesa o a tre? Prediligere un centrocampo forte (magari a 4) o destinare più budget all’attacco e sfoderare un tridente da sogno?

È vero che al fantacalcio conta soprattutto sfruttare le occasioni che capitano durante l’asta, ma se non si ha chiaro il tipo di formazione da schierare, si rischia di spendere molto in zone del campo trascurabili o di dover cambiare in corsa. Quindi, prima di tutto, occorre partire dal modulo: a meno che non ci sia il bonus difesa, il più efficace è il 3-4-3, ma nulla vieta di schierare un 4-3-3 o un 4-4-2.

 

Dividere il budget

Dopo aver deciso la strategia da intraprendere, occorre destinare a ogni reparto il giusto budget di crediti. A prescindere dal modulo, la figura del portiere è spesso sottovalutata. Si fanno molti sacrifici per acquistare un attaccante che segni e poi si prende un portiere colabrodo, uno di quelli che subiscono due o tre gol a partita. Anche se si è deciso di non puntare sulla difesa, al ruolo del goalkeeper bisognerebbe destinare almeno 18 – 20 crediti su 300, salvo poi prendere come riserve il secondo e il terzo portiere della stessa squadra, possibilmente a 1. Tra l’altro questo tipo di scelte è ideale anche per risparmiarsi i rodimenti di fegato del martedì mattina, quando ci si accorge di aver schierato sistematicamente il portiere sbagliato.

Per la difesa, la spesa massima non dovrebbe essere superiore ai 36 crediti, all’interno dei quali dovrebbero rientrare un top player e delle seconde linee affidabili. Se è importante che un difensore metta a segno qualche gol, lo è ancora di più il fatto che sappia difendere. In generale, meglio i terzini di spinta che i centrali, anche se questi ultimi tendono a collezionare prestazioni più costanti.

Sui centrocampisti il discorso si complica; tuttavia, a prescindere dal modulo, converrebbe spendere un budget compreso tra i 70 e gli 80 crediti. Anche in questo caso, occorre affiancare a uno / due top player dei centrocampisti di sicuro affidamento, ma che non costano un occhio della testa.

Se i piani sono stati rispettati, portiere, difesa e centrocampo sono costati circa 140 crediti su 300. Se è andata così, si hanno a diposizione 160 crediti per un attacco di tutto rispetto, partendo dal presupposto che per l’attaccante principale serviranno almeno 90 – 100 crediti (parliamo di un attaccante da almeno 20 gol a stagione). In alternativa, si può puntare su tre attaccanti (non top-player assoluti) che siano in grado di andare facilmente in doppia cifra. Anche qui è scontato: le punte centrali fanno più gol, le altre sono più propense agli assist (ma non è una legge assoluta).